Pochi sanno che diverse stampanti laser utilizzano un sistema che permette loro di stampare una sorta di firma di riconoscimento all’interno dei documenti. Si tratta di una serie di pixel gialli impercettibili alla vista normale che vanno a formare una sigla identificativa della stampante che ha emesso il documento, con possibilità, addirittura, di riuscire a risalire al numero seriale del dispositivo di stampa. Per identificare i marker che anche la vostra stampante potrebbe produrre, basta disporre di una fonte luminosa blu che, illuminando i punti gialli, li evidenzia in nero. Un altro metodo, messo a punto dal grafico tedesco Paul Weihe, consiste nel digitalizzare la stampa a una risoluzione da almeno 600dpi, saturare il colore giallo e aumentare il contrasto con Photoshop o software analoghi come Gimp. In questo modo emergerà la trama dei punti gialli evidenziati in nero. La decifrazione poi è abbastanza semplice: la prima riga indica la parità delle colonne, la prima colonna la parità delle righe. La seconda e la quinta colonna nascondono l’orario della stampa. Il giorno, mese e anno è invece occultato nella sesta, settima e ottava colonna. La colonna 11 e così fino alla quattordicesima specificano il codice seriale della stampante. A questo indirizzo una lista delle stampanti finora identificate che utilizzano tale tecnica di tracciamento. Link per saperne di più