Archivio novembre, 2010

Da Toshiba la prima TV alimentata a batterie

Toshiba ha presentato un nuovo modello di televisore, che sarà inizialmente proposto nel mercato asiatico, a detta dell’azienda il primo al mondo in grado di funzionare anche a a batterie. In caso di mancanza di energia elettrica, il televisore garantirebbe fino a due ore di autonomia, il tempo ideale per terminare la visione di una partita di calcio o di un film in prima serata. La linea di televisori denominata PowerTV offre retroilluminazione a LED per risparmiare energia. I modelli disponibili vanno dai 24 a 32 pollici e sono tutti equipaggiati con decoder OTA interno e Auto Signal Booster per potenziare il segnale d’antenna ricevuto. Link al comunicato ufficiale


Cinquantasette anni di Playboy in un hard-disk

In un mondo in cui la carta stampata lotta quotidianamente con la distribuzione digitale, un editore cerca di inventarsi l’impossibile pur di racimolare qualche soldo in più, e così ecco che secondo il Los Angeles Times, gli editori del magazine Playboy avrebbero l’intenzione di rilasciare ogni rivista pubblicata dal 1953 ad oggi in formato digitale, ponendo ogni numero del magazine all’interno di un hard-disk da 250GB. Non è la prima volta che una media company effettua una distribuzione così insolita dei suoi magazine, anche National Geographic l’anno scorso ha messo in vendita un hard-disk ($200) pieno zeppo di documentari. Fonte


Rhea, la luna di Saturno potrebbe avere un’atmosfera respirabile

Rhea, uno dei satelliti di Saturno potrebbe avere una atmosfera di ossigeno e anidride carbonica molto simile alla Terra. Il biossido di carbonio suggerisce addirittura che potrebbe esserci vita e che, forse, l’uomo riuscirebbe a respirare senza problemi. Secondo i nuovi dati dalla sonda Cassini, la sottile atmosfera della luna è mantenuta dalla decomposizione chimica costante di acqua ghiacciata sulla superficie.I ricercatori sospettano che grandi quantitativi di ossigeno su Rhea non sia effettivamente “liberi” in questo momento, ma intrappolati negli oceani congelati. Fonte

Computer portatili e smartphone alimentati a metano? Ci siamo quasi

Un gruppo di scienziati ha sviluppato un nuovo tipo di cella a combustibile che potrebbe presto portare alla realizzazione di notebook e altri dispositivi mobile alimentati a metano. Ricercatori presso la Harvard School of Engineering and Applied Sciences (SEAS), guidati da Shriram Ramanathan, sono molto ottimisti circa l’impiego della tecnologia in campo commerciale e non solo confinata alle ricerca universitarie. Le celle a combustibile elettrochimiche sono state a lungo considerate come una potenziale alternativa ai combustibili fossili; funzionano convertendo l’energia chimica fornita generalmente dall’idrogeno in corrente elettrica e come rifiuti emettono poco più che acqua. Finora non sono state impiegate nel largo consumo poiché molto costose e in alcuni casi non affidabili. Oggi, invece, il gruppo Ramanathan ha dimostrato che le nuove cellule si rivelano poco dispendiose e molto affidabili, potendo contare sull’impiego del metano invece dell’idrogeno e su temperature di esercizio molto inferiori rispetto a quanto finora realizzato. Le celle tradizionali funzionano a circa 800°C, temperature troppo elevate per pensare di utilizzare la tecnologia su dispositivi come smartphone, notebook etc. Fonte

Nivi, la nuova tecnica per riscontrare cellule tumorali in cinque minuti

L’attesa che accompagna i risultati della biopsia, potrebbe presto essere un ricordo. Infatti, una nuova tecnica sviluppata presso l’Università dell’Illinois permette in appena cinque minuti di identificare eventuali malformazioni tumorali con una percentuale di successo del 99%. La tecnica, denominata “Nivi” (nonlinear interferometric vibrational imaging), testata su cellule tumorali prelevate da tessuto di ratto, ha prodotto immagini in grado di delineare perfettamente le zone tumorali. “L’attuale indagine, avviene in modo molto soggettivo, un patologo esamina le cellule al microscopio e in base alla disposizione, la struttura e la morfologia delle stesse trae le conclusioni”, ha dichiarato Stephen A. Boppart, a capo del progetto di ricerca. Il metodo messo a punto dai ricercatori, invece, è esclusivamente scientifico, piuttosto che concentrarsi sulla struttura delle cellule e dei tessuti, Nivi valuta e costruisce immagini basate sulla composizione molecolare dei tessuti; le cellule normali hanno alte concentrazioni di lipidi, mentre le cellule cancerose producono più proteina, con l’identificazione delle cellule con concentrazioni di proteine elevate, i ricercatori hanno potuto distinguere con precisione tra tumori e tessuti sani. Il team di ricerca pubblicherà i risultati completi della loro ricerca nel prossimo numero del magazine scientifico Cancer Research (disponibile dal prossimo 1 dicembre). Fonte

Rumor: iOS 4.3 a metà dicembre con possibilità di gestire abbonamenti alle App

Dopo aver presentato qualche giorno fa iOS 4.2.1, Apple si prepara al prossimo aggiornamento 4.3; in molti dicono che possa essere rilasciato il prossimo 13 dicembre. La grande novità introdotta nella prossima release dovrebbe essere la possibilità di gestire abbonamenti alle App. In sostanza, sviluppatori e publisher potranno implementare funzioni per far si che l’utente possa pagare per aggiornamenti quotidiani, settimanali, mensili o annuali per le loro applicazioni. Una funzione che potrebbe tornare molto comoda per tutte le realtà editoriali che ruotano attorno ai dispositivi di Apple. Fonte

Acer Iconia. Un notebook con due display da 14″

Qualche tempo fa Microsoft mostrò al pubblico, un progetto, denominato Courier, poi dismesso, che prevedeva l’utilizzo di un tablet a doppio schermo, una sorta di libro digitale a due display indipendenti. In molti avevano apprezzato la novità tecnologica, rimanendo poi delusi dalla decisione di abbandonare il progetto. Nella giornata di ieri Acer, in occasione della Global Press Event a New York City, ha mostrato un nuovo suo modello di notebook a doppio schermo da 14 pollici. Il dispositivo si presenta come un computer portatile standard, ad eccezione della tastiera, sostituita con un secondo schermo LCD. Il sistema è equipaggiato con Windows 7 Home Premium (64-bit) ed è alimentato da processore Intel Core i5-480M /560M (2.66 GHz, 3.20 max GHz turbo) /580M CPU (2,66 GHz, 3,33 max GHz turbo). Può ospitare fino a 4GB di memoria DDR3, offre uscita VGA/HDMI, scheda grafica integrata Intel HD (con 128MB di RAM video), microfono integrato, uscita audio PDIF. A completare la dotazione hardware: hard-disk con taglio da 320/500/640/750GB, webcam Acer CrystalEye (1280×1024), 802.11b/g/n WiFi, Bluetooth 3.0 HD, 3G WWAN integrata, Gigabit Ethernet, porte USB 2.0, una sola presa USB 3.0. Il portatile utilizza una batteria a 4 celle. Non sono state rilasciate note su prezzo e inizio della commercializzazione. Fonte


Rilasciato Opera 11 beta

Opera ha annunciato la release 11 Beta del suo browser. Al momento il download (Mac OSX, Windows e Linux) è esclusivamente possibile tramite i server FTP della società stessa. La nuova release offre una maggiore velocità del rendering delle pagine e l’integrazione delle tanto attese estensioni (Opera Extensions). A differenza delle estensioni implementate in Firefox, quelle di Opera possono essere installate e disinstallate senza la necessità di riavviare il browser; inoltre, Opera è in grado di auto-aggiornare le stesse. Attualmente sono disponibili 137 estensioni. Così come in Google Chrome (con la funzione Click to Play), anche in Opera è possibile attivare una funzione (disabilita per default) che se attiva permette di non caricare i contenuti Flash, sarà l’utente a cliccare sugli stessi a decidere se e quando caricarli. Novità anche nella gestione delle tab di navigazione, ora è possibile trascinare una tab sopra un’altra, creando così un gruppo di pagine, magari similari. Link per il download della versione Windows.


Studio olandese afferma che il Wi-Fi rende gli alberi malati

Un recente studio condotto da scienziati olandesi della Wageningen University, ha dimostrato che le radiazioni Wi-Fi potrebbe essere responsabili di alcune tipologie di malattie negli alberi. La ricerca, iniziata cinque anni fa nella città di Alphen aan den Rijn ha rilevato una crescita strana e anomala su alcune piante presa a campione. Dopo ulteriori test è emerso che oltre il 70% degli alberi in tutte le aree urbane esposte manifestano gli stessi sintomi e il problema potrebbe essere direttamente legato alle radiazioni Wi-Fi che quotidianamente “investono” gli alberi. Per giungere a tale conclusione, gli studiosi hanno esposto 20 frassini a sorgenti di radiazioni diverse per un periodo di tre mesi. Gli alberi posti più vicini alla stazione radio Wi-Fi hanno mostrato la “morte dell’epidermide superiore e inferiore” di diverse foglie. Il medesimo studio ha altresì appurato che le radiazioni Wi-Fi potrebbero inibire la crescita delle pannocchie di mais. Sebbene i risultati siano abbastanza chiari, non sono tuttavia una prova evidente che le radiazioni Wi-Fi siano esclusivamente le dirette responsabili dell’ammalarsi delle piante, per averne la certezza assoluta, i ricercatori olandesi stanno conducendo ulteriori studi. La domanda a questo punto nasce spontanea: se le radiazioni Wi-Fi fanno tanto male alle piante, quali sono i rischi sull’uomo? Attendiamo di conoscere ulteriori risvolti sull’argomento. Fonte

iPad più sottile, con fotocamera e connettività CDMA

Per la prossima primavera (aprile?) è atteso il rilascio della nuova versione dell’iPad. Secondo indiscrezioni, i produttori sono già al lavoro per assemblare il nuovo dispositivo, che dovrebbe annoverare diverse novità: fotocamera e standard GSM CDMA (per far funzionare la rete mobile in quasi tutti i Paesi del mondo). Oltre all’iPad CDMA, Apple starebbe lavorando anche alla versione iPhone CDMA, ne sarebbe la prova, il sostanziale ordine di chip CDMA che Apple avrebbe ordinato a Qualcomm. Fonte

Gli utenti MySpace ora possono accedere utilizzando l’account Facebook

Era qualcosa che in molti si aspettavano da tempo, e ora è diventato possibile: accedere a MySpace utilizzando l’account Facebook. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri, le due società hanno annunciato un ampliamento della loro partnership, che permetterà agli utenti MySpace di connettersi utilizzando il login di Facebook e non solo. MySpace dovrebbe infatti integrare il “Mi piace” sulle sue pagine, così da dirottare gli utenti sulle pagine Facebook. Per MySpace si tratta di un’opportunità per continuare a “sopravvivere” senza essere fagocitata da altre realtà e dallo stesso Facebook. Dall’avvento del social network, infatti, MySpace ha subito un nettissimo calo di utenti; se non puoi combattere il nemico, meglio allearsi con lo stesso. Fonte

Scoperto pianeta appartenente a un’altra galassia

Negli ultimi anni, gli astronomi hanno rivelato la presenza di diversi pianeti orbitanti attorno a stelle vicine il nostro sistema soloare, ma nessuno residente al di fuori della nostra Via Lattea. Ora, però, un pianeta con una massa minima pari a 1,25 volte quella di Giove, è stato scoperto orbitare attorno a una stella di origine extra-galattica. Il pianeta, chiamato HIP 13044b, fa parte della cosiddetta “corrente Helmi”, un gruppo di stelle che originariamente apparteneva ad una galassia nana, “fagocitata” dalla nostra Via Lattera circa 9.000 milioni anni fa. Il pianeta è stato individuato da un gruppo di astronomi di La Silla in Cile, adoperando il telescopio MPG/ESO. Fonte

Google Docs ora modifica i documenti su Android e iPhone

Google ha annunciato che presto sarà disponibile una versione mobile di Google Docs, la più attesa delle applicazioni di BigG per il mondo degli smartphone. In un post sul blog ufficiale di Google Mobile, Google ha annunciato che l’ultima versione dell’editor di documenti (simile a quanto offerto da Word ed Excel) di Google supporta diversi browser mobile. Il post puntualizza che in realtà non è possibile creare nuovi documenti, ma solo modificare quelli già esistenti. Le versioni mobili di Google Docs (docs.google.com) saranno disponibili per utenti Android 2.2 Froyo e iOS (iPhone/iPad) 3.0 e successivi; nessuna indicazione sulla disponibilità della piattaforma per sistemi mobile diversi come, ad esempio, Windows Phone 7.


Microsoft Office 2010 SP1 in mano a fidati beta tester

Microsoft ha inviato a selezionati beta tester (quelli iscritti al Microsoft Connect beta testing program) il primo Service Pack per Office 2010. Si tratta di un pacchetto di 294MB. Secondo i ben informati, che hanno potuto metter mano sull’aggiornamento, pare che l’SP1 non riservi grandi sorprese; “solo” qualche correzione ai bug noti e diversi piccoli miglioramenti in tutte le applicazioni della suite. Il numero di versione di questa beta è 14.0.6011.1000. Fonte

Scienziati trasformano piante in fonte naturale di luce

Un team di scienziati della National Cheng Kung University di Taipei ha scoperto un nuovo modo per illuminare le strade del mondo quasi a costo zero. “Il Diodo ad emissione luminosa (LED) ha sostituito la tradizionale fonte di luce nei pannelli e in molti lampioni sulla strada”, ha dichiarato il professor Shih-Hui Chang. “Tutti i LED attualmente in circolazione emettono luce grazie all’utilizzo della polvere di fosforo; tuttavia quest’ultima risulta essere altamente tossica e il suo prezzo è anche esoso” Come risultato, il Dr. Yen-Hsun Su ha avuto l’idea di mettere a punto un nuovo metodo per sostituire la polvere di fosforo con elementi meno tossici. In particolare il team di ricerca è riuscito, prendendo in esame le foglie della Bacopa caroliniana (una pianta a crescita media che emerge spesso dall’acquario), a “irrorare” le stesse con nanoparticelle di oro e scoperto che la luce ultravioletta, interagendo con le stesse, riesce a produrre nella clorofilla circostante un’emissione naturale di luce rossa. Insomma, una scoperta che potrebbe consentire di ridurre drasticamente l’inquinamento luminoso e le emissioni di carbonio, nonché abbattere i costi per l’illuminazione di grandi aree di verde. Un documento contenente i risultati della ricerca è stato pubblicato sul magazine scientifico Nanoscale. Fonte

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