Raspberry Pi, un mini computer da soli 25$

Raspberry Pi, è un computer dalle dimensioni pari quasi a una carta di credito e con un prezzo altrettanto in miniatura, solo $25 per la versione base. Pi monta un processore ARM11 – Broadcom 700MHz BCM2835, che offre capacità di elaborazione standard, insieme a funzioni adatte alla riproduzione multimediale e al gaming; attraverso il chipset Broadcom Videocore IV GPU, permette infatti di giocare e guardare video in Full HD (1920x1080px) senza la necessità di una scheda grafica indipendente. Una ROM gestisce le funzioni di avvio, ed è in grado di determinare se caricare un sistema operativo dallo slot integrato della scheda di memoria, da una chiavetta USB o tramite rete. Pi sarà disponibile in due diverse configurazioni: il Modello A sarà venduto a circa 19 euro e sarà equipaggiato con 128MB di RAM e nessuna connettività di rete, il modello B includerà, invece, 256 MB di RAM e connettore Ethernet (prezzo euro 27). I primi dispositivi dovrebbero essere messi in vendita nel corso delle prossime settimane. Link alla pagina ufficiale di Raspberry


Il materiale più leggero del mondo. 1.000 volte più sottile di un capello umano

Alcuni scienziati affermano di aver creato il materiale solido più leggero al mondo, un metallo che può sedere in cima a un dente di leone senza nemmeno schiacciare i suoi semi.
La sostanza è composta da minuscoli tubi cavi metallici, le cui pareti sono 1.000 volte più sottili di quelle di un capello umano, disposti in diagonale con piccoli spazi aperti tra loro. Secondo i ricercatori, il materiale, che consiste del 99,99 per cento di aria, è 100 volte più leggero del polistirolo e ha proprietà ‘di assorbimento dell’energia straordinariamente elevate’. I suoi potenziali usi futuri includono l’isolamento termico, la creazione di elettrodi per batterie, e prodotti per smorzare suoni o vibrazioni, nonché assorbire gli urti. William Carter, dell’HRL, ha dichiarato: ‘Gli edifici moderni, ad esempio la Torre Eiffel o il Golden Gate Bridge, sono incredibilmente leggeri in virtù della loro architettura. Stiamo portando questo concetto anche a costruzioni con scala che vanno dal micro al nano’. L’autore principale dello studio, il prof. Tobias Schaedler, ha dichiarato: ‘Il trucco è quello di fabbricare un reticolo di tubi cavi collegati con uno spessore 1.000 volte più sottile di un capello umano; il materiale così risultante ha una densità di 0,9 milligrammi per centimetro cubo’. In confronto la densità dell’aerogel di silice – il più leggero materiali solidi al mondo – è solo minore di 1,0 mg per cm cubo. La ricerca, pubblicata nell’ultimo numero della rivista Science, è stata condotta presso la University of California, Irvine e dei laboratori e HRL.


Un telecomando senza pulsanti e che non richiede batterie

Il “Leaf Grip Remote Controller”, è un innovativo telecomando che sarà presentato ufficialmente dalla giapponese Murata in occasione del CEATEC 2011. Il dispositivo può teoricamente essere utilizzato per una serie di applicazioni, ma Murata pensa che l’uso più indicato sia quello di telecomando per televisori. Il controller consente agli utenti di cambiare canale con un movimento rotatorio, mentre il volume può essere regolato semplicemente piegandono verso il basso o verso l’altro. Scuotendo il telecomando è possibile accendere o spegnere il televisore e, particolare, forse il più interessante, è che il dispositivo funziona senza batterie. Il telecomando è realizzato con una speciale pellicola in poliestere e piezoelettrici. Il film piezoelettrico rileva i movimento come piegamento e rotazione, producendo una tensione elettrica come risposta. Il film da una parte reagisce alla flessione, dall’altra alla torsione. Le pellicole trasparenti hanno permesso di adottare delle cellule fotoelettriche che immagazzinano l’energia necessaria al funzionamento del dispositivo in un condensatore a doppio strato, ecco spiegato quindi, com’è possibile l’impiego del dispositivo senza utilizzare batterie di supporto.


Nokia mostra il prototipo di uno smartphone con schermo flessibile

In occasione del Nokia World di Londra, la casa svedese non si limita a mostrare nuovi smartphone equipaggiati con Windows Phone 7, ma sfoggia anche un interessante prototipo di dispositivo con schermo flessibile, in grado di interagire con l’utente a seconda del tipo di flessione o torsione che si esercita. Nokia ha chiamato il prototipo “Nokia kinetic device”; nel video si vede l’utente che torce il prototipo per scorrere una playlist musicale o un album fotografico, abilitando anche funzioni di zoom. Nokia non ha rivelato ulteriori particolari sul dispositivo, ha solo reso noto che il display adottato è uno schermo di tipo OLED.


Al MIT si lavora su un radar che permette di vedere attraverso i muri

I ricercatori del MIT Lincoln Laboratory hanno creato un nuovo sistema radar che permette loro di “vedere” attraverso i muri. Il dispositivo funziona in modo simile alla visione umana. Proprio come fanno le onde della luce visibile che rimbalzano sugli oggetti e colpiscono la retina nei nostri occhi, il sistema radar rileva le onde radio che rimbalzano sugli oggetti e che fanno ritorno ai ricevitori del radar. Il sistema radar del MIT, consiste in una serie di antenne e trasmettitori che emettono onde di una certa frequenza nella direzione desiderata, opportuni amplificatori di segnale amplificato il debole segnale di ritorno che attraversa in muri, mentre un computer, analizza i dati degli amplificatori e ricostruisce su un display l’immagine che sta al di la del muro. Il sistema radar del MIT può essere utilizzato fino a 18 metri di distanza dal muro, e fornisce in tempo reale l’immagine dietro al muro con una velocità di 10,8 fotogrammi al secondo. Fonte


Un’ambiziosa torre solare in grado di creare 200 megawatt di energia al giorno

Roger Davey, imprenditore australiano, CEO della EnviroMission, società che sfrutta le  energie rinnovabili, sta cercando di utilizzare l’aria calda come mezzo per creare energia pulita per le città. Per fare questo, Davey ha messo a punto un ambizioso progetto che prevede di costruire una torre solare di 792 metri, che sfrutta le correnti ascensionali e dotata di 32 turbine in grado di creare 200 megawatt di energia al giorno. Quanto basta e per alimentare 100 mila abitazioni. La torre, che sarebbe il secondo edificio più alto al mondo dopo grattacielo Burj Dubai, verrà costruita nel deserto dell’Arizona. Funziona con la creazione di energia solare termica dal sole e dal vento, il sole riscalda l’aria sotto una copertura traslucida intorno alla torre. L’aria viene poi riscaldata a 90 gradi, facendosi strada nella torre e far così girare le turbine. Un progetto che, quindi, oltre a sfruttare l’energia solare, permette alla torre di produrre energia anche quando il sole tramonta, questo perché il terreno cede calore per tutto il periodo notturno. Secondo EnviroMission, la quantità di inquinamento generato (si spera di riuscire a costruirla entro due anni) per costruire la torre sarà compensato dopo due anni e mezzo di funzionamento. Il costo stimato per il progetto è di 750 milioni di dollari.

Ricercatore italiano scopre che i neutrini viaggiano più velocemente della luce

Antonio Ereditato, un fisico italiano che lavora al Cern di Ginevra, insieme a un gruppo di ricerca, dopo tre anni di osservazioni è riuscito a individuare delle particelle, i neutrini (già ampiamente conosciuti al mondo scientifico), capaci di attraversare qualunque solido e in grado di viaggiare e superare la velocità della luce: 300.000KM/sec (e questa è la sensazionale scoperta). Tale velocità è stata finora ritenuta insuperabile, soprattutto se si pensa agli assiomi della relatività di Albert Einstein, secondo il quale nell’universo non esiste nessuna cosa in grade di superare tale limite di velocità.
I ricercatori sono riusciti a verificare che i neutrini si muovono 60 nanosecondi oltre la velocità della luce; la misurazione è stata compiuta tra la sede di Ginevra del Cern e il Gran Sasso (730 Km di distanza tra i due centri scientifici). Ereditato ora attende che altri studi possano confermare la scoperta.

Vuzix 1200VR Wrap, occhiali con display LCD da 720p incorporato

Vuzix ha presentato il dispositivo 1200VR Wrap, un paio di occhiali futuristici con schermo 16:9 widescreen. Secondo Vuzix il display offre un campo visuale di 35 gradi, che equivale a guardare contenuti 3D su un display da 75 pollici posto a 10 metri di distanza. Il CEO, Paul Travers, ha dichirato: “Con la nuova tecnologia dei sensori di tracciamento e un migliorato display WVGA, che supporta risoluzioni fino a 1280×720 (720p), il 1200VR Wrap offre la migliore soluzione di Virtual Reality a livello consumer oggi disponibile.” Il device è dotato di messa a fuoco per ciascun occhio ed è anche equipaggiato con ottiche che consentono all’utente di posizionare facilmente il display per adeguare la distanza interpupillare. Il 1200VR Wrap si collega praticamente a qualsiasi scheda grafica, anche per notebook, supporta il sistema operativo Windows e, grazie a interfacce opzionale, si può anche collegare a dispositivi come Xbox 360 o PlayStation 3. Il prezzo? $599.99. Link alla pagina ufficiale del prodotto

Sviluppata la singola molecola che funge da motore elettrico più piccola al mondo

E. Charles H. Sykes e alcuni professori associati presso il dipartimento di chimica della Tufts University’s School of Arts and Sciencese, hanno creato la prima singola molecola che funziona da motore elettrico. Sarà sottoposta al Guinness World Records per essere riconosciuta come il più piccolo motore elettrico esistente sul pianeta. Questa tecnologia potrebbe portare ad una nuova classe di dispositivi utilizzati per scopi di ingegneria e medicina; attraverso un particolare microscopio è stato possibile inviare della corrente elettrica nella molecola a base di zolfo adagiata su una superficie di rame conduttivo, quindi, controllando la temperatura di esercizio, è stato possibile impartire al motore comandi come senso e velocità di rotazione. Il minuscolo motore elettrico misura 1 nanometro e frantuma l’attuale record mondiale di 200 nanometri. La squadra è stata in grado di controllare il motore ad energia elettrica mediante l’uso di un microscopio a scansione a effetto tunnel (LT-STM); si tratta di particolarissimi microscopi (sono solo circa 100 gli esemplari presenti negli USA) che, per identificare le molecole, utilizzano gli elettroni invece della luce.
“Ci sono stati progressi significativi nella costruzione di motori molecolari alimentati dalla luce e da reazioni chimiche, ma questa è la prima volta che si sviluppa un sistema a trazione elettrica, nonostante in passato vi siano state alcune proposte teoriche”, ha dichiarato uno dei ricercatori che hanno preso parte al progetto. “Una volta volta compreso meglio come funzionano questi motori, potrebbe esserci una ricaduta importante nel vissuto quotidiano, con la realizzazione, ad esempio, di nuove tipologie di sensori e dispositivi medici”. Fonte

Nuovo orologio atomico raggiunge i 100 quadrilioni di precisione al secondo

Un team di ricercatori dell’Università di Tokyo ha messo a punto un nuovo tipo di orologio atomico ottico che vanta 100 quadrilioni di precisione al secondo (un quadrilione è composto da un numero a 15 zeri). L’orologio è frutto della mente geniale del prof. Hidetoshi Katori che dichiara che il suo dispositivo osserva un milione di atomi contemporaneamente, mentre i convenzionali orologi atomici misurano il tempo utilizzando singoli atomi.
L’idea è quella di utilizzare eventualmente il nuovo orologio per migliorare il sistema GPS (che si basa su orologi atomici a 14 o 15 cifre di precisione); il super orologio potrebbe anche essere impiegato per prevedere i terremoti.


Tredicenne realizza pannello solare super efficiente

Aidan Dwyer, un ragazzo americano tredicenne, dopo una passeggiata invernale nel Catskill Mountains di New York, è stato ispirato nella costruzione di una nuova tipologia di pannello solare. Osservando la struttura degli alberi, Dwyer  ha ricordato che in natura molti elementi rispecchiano quella che è la sequenza di Fibonacci, un modello matematico che trova riscontro in diverse elementi naturali, come i percorsi compiuti da un falco in volo, le conchiglie, i girasoli e via discorrendo.
Dwyer ha ipotizzato che questo modello applicato agli alberi potesse essere la chiave per realizzare un’ottima fotosintesi; ha quindi testato la sua ipotesi costruendo un albero in miniatura, cercando di ripetere il modello matematico di una quercia; ha quindi riprodotto l’albero utilizzando tubi in PVC e piccoli pannelli solari come foglie. Il progetto ha vinto il Premio Naturalista Giovani 2011 indetto dal Museo Americano di Storia Naturale.
Il progetto ha generato fino al 50% in più di energia rispetto al modello tradizionale di un impianto solare durante i periodi di poca luce solare. Le varie angolazioni dei singoli pannelli solari aiutano a catturare la luce in modo molto più efficiente; le “foglie” sono infatti suddivise in modo tale che non vi sia oscuramento reciproco totale e che quindi ognuna delle stesse sia sempre illuminata. Fonte

 

Esercito USA utilizzerà un radar per individuare attentatori kamikaze

L’esercito americano ha stanziato la cifra di 48,2 milioni di dollari per l’acquisto di una serie di dispositivi in ​​grado di rilevare attentatori suicidi fino a 100 metri di distanza. Il sistema, soprannominato “CounterBomber,” messo a punto dalla Science Engineering and Technology Corporation (SET), è già stato testato con successo nelle guerre in Iraq e Afghanistan. Il CounterBomber non impiega tecnologia a raggi X, ma una serie di radar detector, che possono rilevare la presenza di bombe fino a 100 metri, un particolare algoritmo analizza le onde di ritorno del radar e permette di avvertire in tempo i militari se un ordigno sospetto è presente nell’arco di centro metri, anche se questi dovesse essere stato nascosto sotto vestiti o celato con altri espedienti. Fonte

Nuova tecnologia Wi-Fi potrebbe raddoppiare la durata della batteria nei telefoni

È noto a tutti che l’utilizzo del WiFi sui dispositivi mobili come smartphone, tablet e notebook può abbattere drasticamente la durata della batteria. Ora, una nuova tecnologia WiFi, proposta da uno studente di informatica della Duke University, promette di raddoppiare la durata della batteria nei telefoni e non solo. Lo studente Justin Manwelier, ha chiamato la tecnologia  SleepWell, i primi testi in laboratorio sembrano dare buone speranza, anche se ad oggi non è possibile prevedere se e quando la tecnologia sarà impiegata in dispositivi commerciali. SleepWell funziona permettendo ai dispositivi di mantenere attive le connessioni wireless anche in sleep mode, in modo da andare in stand-by (senza così consumare energia) senza bloccare la connessione alla rete. Fonte

Il robot è più realistico se usa la pelle elettronica

I ricercatori del CoTeSys Cluster Excellence presso la Technische Universität München (TUM) hanno creato una sorta di “pelle elettronica” che permette ai robot che la impiegano di percepire la temperatura esterna e il tocco di una persona. Philip Mittendorfer, scienziato presso l’Istituto dei Sistemi Cognitivi a TUM, e Gordon Cheng, professore presso l’Istituto dei Sistemi Cognitivi alla TUM, hanno sviluppato l’innovativa pelle composta da sensori a infrarossi; i potenti sensori impiegati riescono a individuare anche un piccolo tocco, e captare condizioni esterne come possono essere la brezza o il calore dal sole. La pelle sintetica è inoltre dotata di sei sensori di temperatura e un accelerometro, che permettono al robot di registrare il movimento degli arti individuali. I segnali provenienti dai sensori vengono elaborati da un computer, che permette ad ogni modulo sensoriale di gestire le proprie informazioni. La pelle non è ancora completa, ma 15 sensori su un piccolo pezzo di pelle prototipo hanno dimostrato che funziona alla perfezione. Ad esempio, un tocco di luce rivolto sulla pelle fa sì che il braccio del robot reagisca. Fonte

Una batteria che promette di rivoluzionare il mondo delle auto elettriche

Un gruppo di ricercatori del MIT ha sviluppato un nuovo sistema di batteria (denominata Cambridge crude) che potrebbe rappresentare una svolta per lo stoccaggio di energia per i veicoli elettrici. I ricercatori sostengono che la ricarica della nuova tipologia di batteria può essere tanto semplice e veloce quanto lo è oggi fare rifornimento di benzina. L’anodo e il catodo della batteria sono rappresentati da particelle sospese in un elettrolita liquido. La progettazione della nuova batteria prevede una netta separazione delle funzioni di stoccaggio e scarico dell’energia, in modo da rendere più efficiente la progettazione; il team di sviluppo pensa che il nuovo progetto permetterà la realizzazione di batterie con dimensioni significativamente ridotte, rendendo, di fatto, più leggeri i veicoli elettrici e dando loro una portata maggiore. Il team di ingegneri spera di riuscire a metter su un prototipo funzionante entro i prossimi tre anni. Fonte e approfondimenti

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